Perché vado volentieri alla scuola dell’infanzia

Consigli pratici per i genitori

La scuola costituisce per il bambino un momento importante per il suo sviluppo psico-affettivo. Prepararlo adeguamente significa prevenire l’insorgere di complicazioni, talvolta assai incresciose, che turbano non solo il piccolo ma anche la vita dell’intera famiglia.
I genitori devono sapere che talune di queste difficoltà derivano proprio dai loro atteggiamenti errati, da mancata conoscenza delle esigenze, dei sentimenti, degli interessi del bambino, da uno scarso rispetto del suo mondo.

Il nostro bambino entra per la prima volta alla scuola dell’infanzia?
Cerchiamo di prepararlo serenamente senza incutere vari timori: la scuola non è un luogo dove ogni capriccio sarà inesorabilmente punito da una maestra cattiva.

La conoscenza di ambienti nuovi, di coetanei, di persone adulte diverse da quelle famigliari, comporta qualche conflitto, qualche difficoltà.
Dobbiamo essere in grado di capire questi turbamenti, senza derisioni o apprezzamenti ironici.

 

Ciò che dobbiamo ricordare

Non presentiamolo alla maestra come un bambino “terribile” e “indomabile” ma neppure come un piccolo mostro di bravura e bontà, ma così com’è con i suoi pregi e le sue virtù.

 

 

Se notiamo che l’ingresso alla scuola turba profondamente il bambino, cerchiamo di rassicurarlo facendogli sentire che non intendiamo abbandonarlo, ma soltanto “prestarlo” per alcune ore ad una bravissima insegnante… con lei potrà giocare, lavorare, dipingere, cantare, tutte cose che a casa solo difficilmente potrà compiere.

Evitiamo di sovrapporci alla maestra dandole consigli sul modo di prendere nostro figlio: a ciascuno il proprio mestiere. Il colloquio con la maestra deve servire ad illuminarla su aspetti particolari del carattere della persona ma non a condizionare l’opera educativa.

Quando è possibile accompagnatelo a scuola camminando accanto a lui con calma conversando serenamente: gli faciliterete il distacco da voi.

 

I Preparativi

I preparativi per l’ingresso alla scuola dell’infanzia sono molto importanti e il bambino deve sentirsi direttamente impegnato. Chiediamo la sua collaborazione per approntare il grembiulino, per scegliere il giocattolo da portare con sé, ecc…

Garantitegli che andrete puntualmente a riprenderlo, ma ricordatevi davvero di averglielo promesso: ogni ritardo avrebbe conseguenze deleterie.

Al mattino non buttatelo di casa con troppa fretta: la interpreterebbe come desiderio vostro di sbarazzarvi di lui.

Una buona colazione è un elemento molto importante per iniziare favorevolmente una giornata scolastica: alzatelo per tempo per dargli il modo di mangiare con calma.

Alla sera deve coricarsi presto; se fa ore piccole davanti alla TV lo troverete al mattino maldisposto a lasciare il letto, imbronciato e teso.

Se si accinge a frequentare il secondo o terzo anno della scuola dell’infanzia tutto dovrebbe essere più facile.
Controllate, tuttavia, se è cambiato qualcosa nella scuola (la persona dell’educatrice o dell’assistente, la cuoca, inserviente). Un particolare che a voi sembra insignificante potrebbe non esserlo per lui.

 

Gli amici

Dovrebbe stabilire rapporti di amicizia con qualche amichetto o amichetta: controllate che frequentino regolarmente insieme, ciò dà a vostro figlio una grande sicurezza.

Parlate volentieri con lui (o con lei) delle attività fatte a scuola, delle imprese compiute, degli incidenti accaduto; sentirà che gli siete vicini e che apprezzate il suo impregno scolastico.

Quando avete qualche recriminazione da fare sull’operato dell’educatrice o sui genitori di un suo amico, abbiate la delicatezza di non farla in sua presenta; ne soffrirebbe senza capirne tutta la sua portata.

Può capitare che venga a casa con qualche graffio o con il grembiulino strappato: non è il caso di fare tragedie.

 

La collaborazione

Un modo corretto per dargli serenità e tranquillità è quello di fargli capire che famiglia e scuola sono unite. Sono due ambienti distinti ma con la stessa atmosfera di amore, di accettazione, di impegno, di cordialità. Così, almeno, dovrebbe essere…

E’ indispensabile lasciare il bambino a scuola per il tempo regolamentare, senza appendici o prolungamenti dovuti alla vostre esigenze di lavoro. Ciò costituirebbe per lui una chiara dimostrazione che è un impiccio per voi o una cosa da parcheggiare altrove. Ne soffrirebbe molto.

Questi che abbiamo citato sono alcuni elementi da tenere in considerazione perché la frequenza della scuola dell’infanzia costituisca per il bambino un’esperienza positiva, rasserenante, ricca di spunti formativi per la sua intelligenza, la sua sensibilità, il suo carattere.